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TRANSIZIONE ECOLOGICA O FINZIONE ECOLOGICA?!



La seconda, ovviamente, visto che continuano le dichiarazioni e le azioni del ministro che dovrebbe guidarla - la transizione ecologica - e invece la smentisce e mortifica ad ogni giorno di più.


Nei giorni scorsi la Commissione ha presentato il pacchetto #FitFor55 ovvero una serie di proposte legislative per realizzare il #greenDeal europeo. Pacchetto complesso e corposo che noi dei Greens/EFA ed Europa Verde - Verdi abbiamo valutato complessivamente poco coraggioso. Perchè?


Sebbene abbia al suo interno alcune proposte importanti (come il divieto di vendere auto a combustione dal 2035…noi Greens avremmo voluto il 2030 e ci batteremo per anticipare la data!) rischia però di farci proseguire verso un aumento di temperature medie di 2-3 gradi centigradi, perchè è troppo debole su altri fronti come le rinnovabili dove propone un obiettivo del 40% di produzione di energie rinnovabili al 2030 (quando potremmo arrivare al 100% rinnovabili già nel 2040 se ci impegniamo seriamente perché è già oggi un obiettivo tecnologicamente ed economicamente fattibile!) o, ancora, troppo debole sui meccanismi per far pagare chi inquina ed emette gas serra in atmosfera, e infatti consente ancora i cosiddetti “permessi gratuiti” nell’ambito del ETS agli impianti industriali che, cosi facendo, sebbene con delle limitazioni, continueranno a non pagare per le tonnellate di CO2 che emettono.


E in Italia?

Il pacchetto viene criticato dal Ministro #Cingolani non perchè poco ambizioso, ma perchè lo è TROPPO! Paradossale!

Terrorizzato che il divieto di vendita di auto diesel e benzina nel 2035, ripeto 2035, “rischi di far chiudere Motor Valley”.


Proprio in questi giorni quando gran parte d’Europa sta fronteggiando fenomeni metereologici estremi, fenomeni che tutti sanno si intensificheranno e diverrano più frequenti se non agiamo subito per ridurre le emissioni.


Il bagno di sangue e la distruzione della nostra economia (anche della #MotorValley tanto cara al Ministro!) sta già avvenendo e avverà con più forza se non facciamo nulla. Il costo della inazione, in termini di vite umane, di danni economici e di ferite e disuguaglianze sociali saranno sempre più gravi e profonde se non facciamo nulla o se agiamo troppo LENTAMENTE.


Urge capire che le opportunità per creare posti di lavoro e benessere per tutti stanno proprio nei nuovi lavori verdi, nelle #rinnovabili, nei servizi di mobilità pulita, nell’e#conomiacircolare, nella #cura della #natura e delle persone ecc.

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