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STOP VEICOLI INQUINANTI DAL 2035 AL 2040. CI RISIAMO.


Rinviare dal 2035 al 2040 lo stop alle vendite di #veicoli commerciali a #combustione dimostra ancora una volta che #Cingolani non ha compreso ne' la crucialità del suo ruolo, ne' l'emergenza climatica.

La decisione del Ministro Cingolani di rinviare al 2040 lo stop alle vendite di furgoni commerciali a combustione, invece di rispettare la data del 2035 indicata dalla Commissione europea, è un ulteriore tassello nel mosaico di rinvii e inadempienze di questo Ministro, che sembra non aver compreso fino in fondo ne' la crucialita'del suo ruolo, ne' l'urgenza di attuare immediate ed efficaci misure di contrasto all'emergenza climatica. A maggior ragione perché sembra che questa gia' inefficace proposta possa aprirsi ad ulteriori compromessi e ritardi. Il bando dei veicoli a combustione è fondamentale, ma è necessario usare i fondi messi a disposizione dall'Europa per riconvertire la filiera produttiva, riqualificando i lavoratori del settore dei veicoli a combustione affinché possano impiegarsi in quello della produzione di veicoli puliti.

Il passaggio ai veicoli a basse e zero emissioni, infatti, ha il potenziale di creare 52.146 nuovi posti di lavoro in Italia. Di contro, l'industria petrolifera occupa relativamente pochi addetti in Italia; i dati storici mostrano che per ogni milione di euro di valore aggiunto, il settore petrolifero in Italia ha creato solo 3,5 posti di lavoro nel 2017, mentre il settore dell'elettricità ha un'intensità di lavoro quasi 5 volte superiore. Ecco, sono queste le informazioni in base alle quali il Ministro della Transizione Ecologica dovrebbe agire, ma ormai appare evidente che è Cingolani l’ostacolo più vistoso della conversione, ed è per questo che ne chiediamo convintamente le dimissioni.

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