PARLAMENTO UE ADOTTA RAPPORTO INIZIATIVA METANO. VOGLIAMO OBIETTIVI VINCOLANTI DI RIDUZIONE
Comunicato stampa
Bruxelles, 28 Settembre 2021
IL PARLAMENTO UE ADOTTA RAPPORTO DI INIZIATIVA SUL METANO. EVI (EUROPA VERDE): VOGLIAMO OBIETTIVI VINCOLANTI DI RIDUZIONE
Il problema delle emissioni fuggitive di metano dagli impianti a gas, come ha messo in luce anche l’inchiesta di Iacona, assume connotazioni di preoccupante gravità. Si tratta di sostanze climalteranti di cui si sottovaluta spesso l’impatto sul riscaldamento globale e che invece possono risultare persino più dannose rispetto alla CO2.
Se si considera che nell'UE il 53% delle emissioni di metano viene dall'agricoltura, il 26% dai rifiuti e il 19% dall'energia, ne consegue che l’unica soluzione perseguibile sia un cambiamento sistemico che elimini a monte le cause di emissione e che quindi preveda una drastica riduzione del consumo di carne e di prodotti caseari, riduzione dei rifiuti ed eliminazione delle fonti fossili" - dichiara Eleonora Evi, eurodeputata e co-portavoce nazionale di Europa Verde.
"Proprio oggi in Commissione Ambiente al Parlamento europeo è stato adottato il Rapporto di Iniziativa sulla Strategia sul Metano, che chiede obiettivi vincolanti di riduzione; inclusione del metano nella Direttiva sulle Emissioni Industriali - di cui sono personalmente responsabile per il gruppo dei Greens/EFA - e in quella sul limite nazionale di emissioni (NEC); è stata ribadita l’urgenza di eliminare i sussidi alle fonti fossili per gli Stati membri prima possibile e di applicare il principio chi inquina paga in casi di siti di petrolio, gas e carbone abbandonati. Il Rapporto chiede inoltre alla Commissione di indirizzare verso migliori metodi di costruzione e gestione gli impianti di biogas, proprio per far fronte alle perdite determinate dalla cattiva manutenzione e chiede che venga reso chiaro il riferimento agli allevamenti come causa delle emissioni agricole.
La mia posizione come co-portavoce nazionale di Europa Verde è chiara: dobbiamo accelerare la transizione verso l’utilizzo di energie rinnovabili e mettere fine al finanziamento dei combustibili fossili che causano circa il 20% di morti premature all’anno. Un carico di vite umane che non possiamo più continuare ad ignorare: se le nostre città fossero guidate da politiche sostenibili, a beneficiarne sarebbero in primis i cittadini, in termini non solo di salute e benessere ambientale, ma anche in termini di occupazione e qualità della vita. A noi il coraggio di scegliere quale orizzonte dare al nostro futuro" – conclude Evi.
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