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LEGGE SUL CLIMA: LA MIA INTERVISTA A IL MANIFESTO

Le sfide sono molte e fondamentali per il futuro del nostro pianeta. Il Consiglio europeo rispetti il volere del Parlamento UE. L'Europa non può più tergiversare.

Di seguito la mia intervista a @ilmanifesto⤵️


🟢 Come si pronuncerà il Consiglio europeo?


Reputo che il Consiglio, con la guida della presidenza tedesca, voterà per una diminuzione delle emissioni del 55% entro il 2030. Si tratterebbe sicuramente di un passo avanti rispetto all’attuale obiettivo del 40%, ma non sarà abbastanza per fermare i danni irreversibili del cambiamento climatico. Io avevo presentato degli emendamenti per chiedere una riduzione delle emissioni del 65% entro il 2030 e per aggiungere la neutralità climatica entro il 2040, solo così avremmo potuto tutelare il nostro pianeta e limitare l’aumento delle temperature globali in linea con gli impegni internazionali presi a Parigi.


🟢 L’Italia che ruolo sta giocando in Europa su questo tema?


Nel Consiglio europeo l’Italia è tra gli stati più impegnati nella lotta al cambiamento climatico e sono certa che il ministro dell’ambiente Costa non accetterà alcun compromesso al ribasso. Ma non basta, bisogna convincere i Paesi dell’est Europa, tra i più scettici, a prendere impegni concreti. Dopo il voto favorevole del Parlamento Europeo la palla ora passa al Consiglio e infine, per adottare definitivamente la legge sul clima bisognerà trovare un testo di compro- messo tra Parlamento europeo, Stati membri e Commissione. E non sarà un accordo facile.


🟢 Per raggiungere gli obiettivi del- la diminuzione del 60% delle emissioni di gas serra entro il 2030 quali saranno le strategie da mettere in campo?


Il primo passo è l’abbandono di tutte le fonti fossili, incluso il gas, e i relativi sussidi. In secondo luogo ridurre il nostro fabbisogno di energia puntando sull’efficienza energetica in tutti i settori, dai trasporti, all’industria al residenziale, il superbonus 110% è una misura all’avanguardia che ha reso l’Italia un esempio in Europa. L’energia di cui abbiamo bisogno deve essere prodotta esclusivamente da fonti rinnovabili e, condizione essenziale, in modo distribuito e decentralizzato, assicurando ai cittadini, singolarmente o riuniti in comunità energetiche, il diritto, oggi sancito dalle regole europee, di produrre, stoccare e autoconsumare energia. Occorre accelerare la transizione ecologica verso un’economia circolare efficiente nell’uso delle risorse e verso sistemi alimentari davvero sostenibili. Ancora oggi vengono sussidiate pratiche agricole e di allevamento intensivo che, oltre a inquinare aria, acqua, suolo, contribuiscono alla diffusione del fenomeno della resistenza agli antibiotici. Dobbiamo anche cambiare il nostro attuale sistema basato sull’estrazione delle risorse, produzione, consumo e creazione di rifiuti e adottare invece sistemi circolari basati sul riutilizzo di risorse e sulla prevenzione dei rifiuti.


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