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LA SOSTENIBILE BELLEZZA DELL'ESSERE: IL NUOVO BAUHAUS EUROPEO



Difficilmente si associa il Green Deal europeo al concetto di bellezza. Questo è ciò che ho pensato ascoltando il discorso sullo Stato dell’Unione 2020, con il quale la Presidente Von der Leyen ha lanciato - tra le altre cose - il Nuovo Bauhaus Europeo come asse portante ed iniziativa ispiratrice del Next Generation EU, della Renovation Wave e del percorso di transizione verso l’economia circolare.


Ormai un secolo fa, la Bauhaus, scuola di design guidata da Walter Gropius, gettava le basi per una vera e propria rivoluzione culturale, stilistica e di pensiero, abbattendo i muri che dividevano l’arte dall’artigianato e segnando un profondo cambiamento nel mondo della progettazione, dell’architettura e del rapporto tra uomo e gli oggetti.

Tra i principi che ispiravano il lavoro e la ricerca di quegli anni vi è senza dubbio l’idea secondo cui “La forma segue la funzione”, celebre frase diventata un mantra per i designer di tutto il mondo, che sottolinea l’importanza di progettare oggetti, spazi ed edifici a partire dalla loro funzione, dallo scopo di utilizzo, per esaltarne le caratteristiche funzionali, tecnologiche, dei materiali, attraverso eleganti forme geometriche lineari ed essenziali. Una nuova estetica capace di portare bellezza e funzionalità nella vita quotidiana delle persone.


Credo sia questo che la presidente Von der Leyen ha pensato quando ha annunciato il Nuovo Bauhaus Europeo, la cui portata rivoluzionaria risiede proprio nel ruolo centrale che assumono bellezza e funzionalità, declinandosi in forme nuove, inclusive e sostenibili. L’ambizioso obiettivo è rendere operativi i principi ispiratori del Green Deal attraverso il design, la sostenibilità, l’accessibilità, gli investimenti e abbattere le barriere tra scienza, tecnologia, arte, cultura, per consentire di trovare soluzioni ai problemi quotidiani.


In questo innovativo progetto, la bellezza acquista una nuova dimensione, quella dell’inclusione, ossia della progettazione di spazi accessibili per creare contaminazione tra culture, discipline, generi ed età diverse, in uno sforzo collettivo che consenta non solo di immaginare, ma soprattutto di progettare un futuro migliore. E ancora, la bellezza diventa sostenibilità, attraverso un dialogo continuo tra gli ambienti costruiti dall’uomo e gli ecosistemi del pianeta, e un approccio rigenerativo nell’utilizzo delle risorse sulla base dei cicli naturali. La bellezza diventa, infine, arricchimento spirituale prima che materiale, nutrendosi di creatività, arte, cultura e processi di apprendimento.


Ma, in concreto, cosa significa e come possono essere coinvolti i cittadini in questo progetto di rinnovamento?

E’ stata appena lanciata la fase di progettazione che, attraverso il portale https://europa.eu/new-european-bauhaus/index_en, a breve disponibile in varie lingue, invita artisti, designer, scrittori, filosofi, creativi, ingegneri, architetti, ma anche imprenditori, esperti di tecnologia e innovazione a condividere le loro idee su come sviluppare l’iniziativa, cominciando a progettare le nostre case, le aree urbane, gli spazi pubblici dove inserire nuovi criteri che abbiano a che fare con l’innovazione, la sostenibilità, l’inclusione e, naturalmente, la bellezza.

Il campo di applicazione include tutti gli spazi urbani, anche le zone industriali, costiere, rurali.

Per i miei trascorsi come designer, tengo molto a questo progetto, perché credo possa davvero contribuire a disegnare un nuovo orizzonte culturale che faccia da traino alla trasformazione ecologica ed economica di cui abbiamo bisogno. E con orgoglio mi sento di affermare che noi Italiani, come già dimostrato dalla grande capacità progettuale riconosciuta in tutto il mondo, possiamo concorrere in maniera significativa a delineare uno stile nuovo, una nuova forma di pensiero, una corrente culturale che dia gambe al Green Deal europeo e che renda concreto quel rinnovamento economico e sociale che non può più essere rimandato.

La fase di progettazione prevede anche l’assegnazione di premi per le proposte che meglio esemplificano i valori fondanti del Nuovo Bauhaus Europeo. Attraverso l’uso di fondi europei, inoltre, è previsto, a partire da aprile, un bando per la presentazione di progetti che mettano in pratica i principi del Bauhaus in almeno cinque località degli Stati membri. Seguirà, infine, una fase di disseminazione per portare anche fuori dai confini europei il prezioso bagaglio di esperienze ed idee acquisito.

Idee complesse che partono da domande semplici: come immagino l’edificio ideale in cui mi piacerebbe vivere? Come dovrebbe essere la mia città? Quali sensazioni vorrei che mi ispirasse? Quali materiali vorrei che fossero usati?

Sono da sempre convinta che la bellezza abbia un forte impatto sociale, essendo capace di ispirare pratiche virtuose e comportamenti individuali che confluiscono poi in quelli collettivi.

Per questo il Nuovo Bauhaus Europeo ha in sé le energie per creare un’onda d’urto di lunga durata, che si propaghi nel nostro quotidiano, generando stili di vita in armonia con l’ambiente e il clima.


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