LA MIA INTERVISTA CON RADIO RADICALE SUI DIRITTI DEGLI INDIGENI NEGATI DA BOLSONARO
A Bruxelles ho incontrato una delegazione di rappresentanti delle popolazioni indigene dell’Alliance of Mother Nature's Guardians, all’evento organizzato da alcuni colleghi eurodeputati insieme a giovani attivisti per il clima e organizzazioni della società civile per la creazione di una coalizione di parlamentari europei che lavorerà al loro fianco per garantire la protezione dell'#Amazzonia e dei suoi popoli. Come eurodeputata e co-portavoce nazionale di Europa Verde aderisco pienamente alla coalizione in difesa dell'Amazzonia e delle popolazioni native. È inammissibile che l’Europa continui vergognosamente a contribuire alla deforestazione e non agisca concretamente affinché vengano tutelate le ultime barriere protettive dell’Amazzonia, i popoli indigeni, la cui esistenza è messa a rischio da iniqui accordi commerciali, come quello tra Ue e paesi del #Mercosur. Un patto che, oltre a contribuire alla soppressione dei diritti umani e ambientali già ampiamente minacciati dal contesto attuale, aumenterà il numero di bulldozer e piromani che stanno da tempo distruggendo gli ecosistemi dell'Amazzonia e di altri paesi del Sud America. È nostro preciso dovere fermare qualsiasi accordo che rafforzi le politiche estrattive e anti-indigene del presidente #Bolsonaro e ricordare all’Europa il ruolo essenziale che i nativi svolgono nel ripristino e nella conservazione della foresta pluviale amazzonica. Non possiamo dimenticare che la demarcazione delle terre indigene è un diritto costituzionale, ed è il modo più efficace per combattere la deforestazione. Con Europa Verde, grazie soprattutto all’instancabile lavoro di Grazia Francescato e Paolo Perlasca, faremo pressione sul governo italiano affinché si attivi in difesa dell’Amazzonia, onorando gli impegni presi con la firma all'Amsterdam Declaration Partnership, perché la questione degli indigeni ci riguarda tutti da vicino.
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