IL TAV È INCOMPATIBILE CON IL GREEN DEAL EUROPEO
Il Tav Torino-Lione è incompatibile con il Green Deal europeo. Lo abbiamo ribadito oggi al Parlamento europeo durante un’audizione con il Commissario europeo ai Trasporti Adina Vălean che nei giorni scorsi ha confermato la decisione di finanziare, con centinaia di milioni di euro di soldi pubblici, questo progetto infrastrutturale inutile e dannoso per l’ambiente. Il Tav infatti aumenterà le emissioni di CO2 nei prossimi 15-20 anni sconvolgendo l’equilibrio idrogeologico della Val di Susa e potrebbe creare un problema alla salute dei cittadini, considerata la probabile tossicità dei 10 mila metri cubi di amianto sequestrati dagli uomini della Guardia di Finanza in Val di Susa. La sua realizzazione è dunque antitetica rispetto agli obiettivi del Green Deal Europeo.
La decisione di prorogare il Grant Agreement per il finanziamento dell’opera fino al 31 dicembre 2022 è sbagliata non solo sul piano politico e morale ma anche su quello formale. Secondo il principio ‘use it or lose it’ l’incapacità di TELT di utilizzare gli 814 milioni di finanziamenti UE avrebbe dovuto infatti causare il disimpegno verso l’opera. La risposta vaga del Commisariaìo alle mie sollecitazioni mette in mostra la totale mancanza di trasparenza della Commissione nelle sue decisioni.
In un momento di grave crisi economica come quello che stiamo vivendo l’Unione europea dovrebbe riconsiderare le proprie priorità e mettere le poche risorse a disposizione per progetti davvero utili e a dimensione del cittadino.
🔴qui il mio intervento in aula
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