IL GASDOTTO LINEA ADRIATICA E’ UN ERRORE, IL GOVERNO SI FERMI. PRESENTATA INTERROGAZIONE
Ancora kilometri e kilometri di gasdotti. Nonostante la crisi climatica si abbatta con sempre maggiore forza sul nostro paese, nonostante le alluvioni, nonostante la zona sismica dell’Appennino, nonostante la scienza chieda di fare altro e così anche autorevoli organismi scientifici internazionali come la IEA che già nel 2021 raccomandava di fermare investimenti in infrastrutture fossili, questo governo ha già autorizzato due dei tre tratti della Linea Adriatica e si appresta ad autorizzare il terzo. E’ inaccettabile che si insista nel folle progetto di trasformare l’Italia in un hub del gas. Noi, insieme a tanti movimenti e associazioni, ci opponiamo.
Nella sola provincia di Forlì Cesena è prevista la realizzazione di un tratto di 46 chilometri e 200 metri, oltre 19 dei quali riguarderanno il solo territorio comunale di Cesena e risulta che la Snam abbia avviato le procedure di esproprio verso diversi proprietari cesenati, eppure le comunità e le amministrazioni del territorio non sono state coinvolte.
Ho presentato una interrogazione al Ministro dell’Ambiente per chiedere di rivedere il progetto del metanodotto anche in considerazione del fatto che attraverserà territori ad elevata sismicità, come confermato ancora una volta dalla recente forte scossa di terremoto verificatasi nell’Appennino tosco-emiliano e richiedere di garantire il pieno e costante confronto e coinvolgimento con le comunità e le amministrazioni coinvolte dalla realizzazione del progetto.
Questo nuovo metanodotto non è per nulla coerente con gli impegni sul clima firmati anche dal nostro paese. Nuove infrastrutture #fossili sono un errore sotto tutti i punti di vista, ambientale, climatico ed economico. Il governo si fermi.
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