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ECCO (QUASI) TUTTA LA “CATTIVA AMMINISTRAZIONE” DELL’UE NEL 2020



In Commissione Petizioni al Parlamento europeo ho presentato i punti principali del mio Report sull'attività del Mediatore europeo nel 2020, con il quale voglio accendere un faro su una serie di OPACITÀ e casi di CATTIVA AMMINISTRAZIONE da parte delle Istituzioni Ue, che hanno contraddistinto anche talune misure adottate per fronteggiare la pandemia.

In primis per quanto riguarda la gestione degli APPALTI PUBBLICI di emergenza: la mancata pubblicazione di tutti i contratti firmati con le case farmaceutiche sui #vaccini rappresenta una clamorosa violazione del diritto fondamentale dei cittadini ad essere pienamente informati sul tema. A questo è strettamente correlato un altro aspetto, relativo ai conflitti d’interesse in materia di appalti pubblici. Gravissima, in tal senso, la decisione della Commissione europea di aggiudicare un contratto per la realizzazione di uno studio sull’integrazione degli obiettivi ambientali, sociali e di governance nelle norme bancarie UE alla Black Rock, società che gestisce enormi investimenti di grandi compagnie petrolifere e bancarie, alle quali andranno ad applicarsi quelle stesse norme.

Altrettanto opaco l’iter di approvazione, da parte della Commissione europea, dei principi attivi presenti nei #pesticidi, procedura che non tiene conto di aspetti critici ufficialmente individuati e della richiesta di dati aggiuntivi che confermino la sicurezza di queste sostanze.

Sempre in tema di scarsa trasparenza, ho evidenziato l’impossibilità per i cittadini di accedere ai documenti legislativi del Consiglio Ue, le cui decisioni continuano ad essere prese a PORTE CHIUSE, in barba ai principi cardine in materia fissati anche dalla giurisprudenza della Corte di Giustizia UE.

Infine, un altro eclatante esempio di cattiva amministrazione ad opera della Commissione Europea: la conclusione dell’accordo commerciale #EUMercosur senza una valutazione dell’impatto sulla sostenibilità. La condotta della Commissione Europea, intendendo concludere i negoziati nonostante fosse sprovvista di appropriate analisi sugli impatti sociali, ambientali ed economici, ha compromesso irrimediabilmente l’intero processo decisionale, ponendosi in violazione dei principi dei Trattati e delle linee guida in materia che, ironia della sorte, sono state elaborate dalla stessa Commissione.

Qui il report del Mediatore europeo:


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