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DOPO APERTURA A NUCLEARE E TRIVELLE, UN ALTRO SCEMPIO AMBIENTALE, LA PEDEMONTANA

Comunicato stampa

Bruxelles, 10 Settembre 2021



EVI (EUROPA VERDE): DOPO APERTURA A NUCLEARE E TRIVELLE, UN ALTRO SCEMPIO AMBIENTALE, LA PEDEMONTANA


"Come se l’apertura al nucleare e le nuove autorizzazioni alle trivelle non fossero abbastanza, ecco che arriva un altro scempio ambientale: il completamento dell’autostrada Pedemontana che taglierà in due la Brianza, grazie, si fa per dire, ad un maxi finanziamento da parte della Cassa depositi e Prestiti e della Bei. L’annuncio è stato dato, neanche a dirlo, dal sedicente ministro della Transizione Ecologica e si riferisce ad una maxi opera da 157 chilometri per la quale in pochi anni sono stati letteralmente bruciati 1,5 miliardi di euro di fondi statali" – dichiara con amarezza l'eurodeputata Eleonora Evi, co-portavoce nazionale di Europa Verde.


"Terminati i soldi pubblici, i lavori sono rimasti bloccati per circa sei anni, ma negli ultimi giorni ecco come per magia il colpo di scena e il finanziamento di 1,7 miliardi. Si tratta, è bene sottolinearlo, di un prestito che verrà pagato dalle tasche degli italiani e soprattutto di un progetto ormai obsoleto, che ha un impatto devastante sui territori e non offre soluzioni ai problemi di spostamento dei cittadini, i quali, tra le altre cose, dovranno sostenerne i costi attraverso alti pedaggi. Per di più le previsioni parlano di un’apertura dei cantieri al 2022 con chiusura dei lavori stimata al 2025, esattamente 10 anni dopo l’Expo, ovvero il motivo per il quale la Pedemontana era stata progettata.


Una follia, l’ennesima di questo Governo, per il quale l’espressione transizione ecologica deve sembrare a tutti gli effetti una sigla totalmente priva di significato, ma fortemente soddisfacente da pronunciare" – conclude Evi.




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