CRISI ALIMENTARE, GRAVE ERRORE SOSPENDERE MISURE UE A TUTELA DELLA BIODIVERSITA’
L’ingiustificato attacco dell’Ucraina da parte di Putin pone, oltre al dramma inaccettabile delle vittime innocenti, serie minacce alla nostra sicurezza alimentare. Per questo motivo, insieme ai miei colleghi dei Greens/ALE ho scritto alla Commissione europea perché intraprenda misure concrete per arginare una possibile crisi alimentare.
Nel nostro appello abbiamo sottolineato la necessità di portare avanti senza indugi quanto previsto dalla Strategia sulla biodiversità e dalla Farm to Fork, in quanto le recenti dichiarazioni di alcuni ministri, tra cui Patuanelli, secondo cui l’attuale conflitto richiede l’accantonamento delle misure europee a protezione della biodiversità e dell’inverdimento dell’agricoltura, destano grande preoccupazione. La guerra non deve diventare un pretesto per disattendere gli impegni climatici a medio e lungo termine, soprattutto in considerazione del fatto che i target previsti da queste strategie ci consentiranno, nel lungo periodo, di ridurre la nostra dipendenza da pesticidi sintetici realizzati in gran parte con il gas russo, e di costruire in questo modo la nostra sovranità alimentare, oltre che politica.
La proposta del ministro Patuanelli di incrementare le produzioni agricole utilizzando anche le superfici destinate alla natura, con un aumentato uso di pesticidi chimici, andrebbe ad impattare fortemente sulla già devastante emergenza climatica, oltre che sulla salute delle persone. Non è la distruzione di ciò che resta delle aree di interesse ecologico la strada giusta per garantirci la sovranità alimentare. Dobbiamo invece riorganizzare il nostro sistema alimentare nel suo insieme, come sta cercando di fare la F2F, in primis incrementando l’uso delle tecniche di agricoltura biologica e agro ecologia e, ad esempio, utilizzando al meglio i tanti terreni inutilizzati del nostro Paese. Ridurre il consumo di prodotti animali permetterebbe non solo di limitare la nostra impronta di carbonio, ma anche di ridurre la nostra dipendenza dal gas naturale e dai combustibili fossili per la produzione di fertilizzanti, ottenendo al contempo benefici per la salute grazie al maggior consumo di frutta e verdura.
La strategia Farm to Fork presenta opportunità per prevenire future crisi alimentari, pertanto ora più che mai è necessario che l’Unione europea non ceda al richiamo delle lobby dell’agri- business, ma tuteli la sicurezza alimentare dei suoi cittadini, orientandosi verso pratiche agricole sane e rispettose dell'ambiente, che forniscono l'unico modo per garantire la sicurezza alimentare a lungo termine, la sovranità alimentare, la biodiversità e la sostenibilità complessiva dei sistemi alimentari.
Privarsi delle strategie a lungo termine che l’Unione europea ha faticosamente elaborato significa mettere a rischio il futuro stesso dell’Europa.
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