COP26: L’ACCORDO SULLA DEFORESTAZIONE È IPOCRITA
L'accordo trovato alla #COP26 per fermare la deforestazione entro il 2030 è l'elogio dell'ipocrisia e rappresenta tutto ciò che la conferenza sul clima non dovrebbe essere. Con questi presupposti, Glasgow rischia di tramutarsi in una passerella, come accaduto a Roma con il G20.
Questo accordo condanna le #foreste tropicali dei Paesi più colpiti dalla deforestazione come Brasile, Indonesia e Repubblica Democratica del Congo che nel 2018, secondo il rapporto annuale condotto dal Global Forest Watch, è costato al Pianeta la perdita di 12 milioni di ettari di foreste. La deforestazione va fermata subito, e non ci si può mettere a posto la coscienza, come ha fatto il G20, annunciando al mondo che verranno impiantati entro il 2030 mille miliardi di alberi.
Oltre ad essere irrealistica, perché vorrebbe dire piantare una media di 343 milioni di alberi al giorno per i prossimi 8 anni, questa è un'operazione che non ha nessuna valenza se non quella di creare un alibi alla distruzione della biodiversità nel nostro Pianeta. La distruzione delle foreste tropicali va fermata subito non entro il 2030 e l'unica strada per l'Europa è accelerare il divieto di importazioni in UE di prodotti che hanno causato deforestazione, come soia, carne e biocarburanti.
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