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COP26. ITALIA BOCCIATA PER IL SUO PNRR, SOLO 30ESIMI NELLA LOTTA AL CAMBIAMENTO CLIMATICO

Comunicato stampa


Bruxelles, 9 Novembre 2021




“Con profondo rammarico, non ci sorprende la notizia che l’Italia sia scivolata al 30/o posto nella classifica di 63 Paesi più l'Ue nella lotta alla crisi climatica secondo il Climate Change Performance Index 2022. Nell’anno in cui il PNRR poteva rappresentare un’occasione unica per rivoluzionare l’economia in maniera sostenibile, e in cui si è istituito un ministero per la transizione ecologica, siamo riusciti nell’impresa di perdere tre posizioni rispetto allo scorso anno. Al cospetto di dati e numeri certificati, appare evidente che molti non siano all’altezza del compito che gli era stato assegnato”.


Così in una nota i co-portavoce di Europa Verde Eleonora Evi e Angelo Bonelli, che proseguono:


“Dopo il fallimento del G20 e l’andamento decisamente negativo della COP26, mentre le ragazze e i ragazzi ci avevano chiesto a gran voce delle scelte precise e coraggiose per invertire la rotta, l’Italia ha sprecato un anno di lavoro tra assurde proposte di nucleare, ritorni di fiamma per il Ponte sullo stretto e una campagna di paura legata alla transizione ecologica, definita addirittura bagno di sangue da chi doveva trainare il Paese verso il cambiamento.


L’Italia ha bisogno di misure chiare e immediate per ridurre le emissioni inquinanti da CO2 e una strategia, con tempistica precisa, per uscire dai fossili, correre sulle fonti rinnovabili, tagliare i sussidi ambientalmente, di potenziare il trasporto pubblico, non di un PNRR totalmente inadeguato – concludono Evi e Bonelli – che ha tradito tristemente le promesse del governo di fare del Recovery Plan una rivoluzione verde e che oggi viene nuovamente bocciato dal Climate Action Network”.


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